L’ora del crepuscolo, quando non è più giorno e non è ancora notte.
L’ora in cui convivono i morti e i vivi, le allucinazioni e le percezioni, l’immaginario e la realtà.
Camilla è una studentessa fuori sede che, tra una lezione di boxe e un corso universitario, trascorre i weekend con il padre. Giorgio è un uomo che ha mollato tutto, licenziato dopo il crac dell’azienda per la quale lavorava (una maglieria). L’innesco è il ritorno, dopo quindici anni, della madre ex tossicodipendente.
Camilla, dopo essersi laureata, indaga sul suo passato per scoprire verità nascoste. Simone Cerlini costruisce, attraverso un romanzo ipercontemporaneo, una storia di disfatte e rivincite. Un incalzante meccanismo narrativo costruito sul tema della perdita. E sono quelle perdite che tutti noi temiamo di più:
l’amore, il lavoro, la propria casa. Al centro Camilla, una ragazza che con forza e determinazione sviscera i segreti di uno dei crac finanziari più importanti dei nostri tempi, che affonda le sue radici nel passato oscuro del nostro paese.
QUEL CHE SCRIVO DIPENDE DAL MIO PUNTO DI VISTA. DELLA MIA FAMIGLIA, DELLA MIA TERRA, DELLA MIA GENTE.